Secondo il pensiero buddista, per superare ansia e panico occorre lasciar “cadere la mente”, con tutto il suo bagaglio di convinzioni, di ambizioni e di reazioni.
Ecco una storia zen.
Un ricco mercante si recò un giorno dal Budda. «Dimmi che cosa devo fare per ottenere la liberazione dal dolore», gli domandò offrendogli un vaso d’argento.
Il Budda gli rispose: «Lascialo cadere».
L’uomo lasciò cadere a terra il vaso.Poiché il Budda si era fatto silenzioso, il visitatore gli ripeté la domanda e, questa volta, gli offrì un piatto d’oro.
«Che cosa devo fare per raggiungere la salvezza?».«Lascialo cadere» gli rispose l’Illuminato.
Il mercante lasciò cadere a terra il piatto.Poi, visto che non gli veniva data altra indicazione, ripetè la richiesta, porgendo il dono più prezioso che aveva: un diamante.
Il Buddha gli rispose: «Lascialo cadere».
L’uomo pensò di essere stato preso in giro.Indignato, si alzò di scatto per andarsene. Fatto qualche passo, si voltò a dare un ultimo sguardo al Budda.E questi gli disse: «Lascialo cadere».
All’improvviso il mercante capì… doveva lasciar cadere il pensiero che la liberazione dal dolore si potesse “comprare” con un oggetto prezioso… Ecco allora che guarire dal panico, liberarsi dal dolore che provoca, significa lasciar cadere preconcetti, obiettivi, schemi mentali…
da Curare il panico di Raffaele Morelli e Vittorio Caprioglio
Madeleine con Olive Verdi e Ciliegini
22 ore fa
Mai come ora vorrei riuscire a farlo... mi trovo proprio così...
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