giovedì 18 dicembre 2008

il mio piccolo dono

Il racconto che segue l'ho scritto io , vorrei donarlo a tutti, piccoli e grandi, con l'augurio di tanta serenità.




LA FATA DEL GHIACCIO

In una notte d’inverno,buia e molto fredda, cominciò a nevicare.
I fiocchi scendevano dal cielo, fitti fitti, ed uno sopra all’altro formarono un candido e soffice manto.
I giorni passavano e sembrava che non volesse mai smettere di cadere la neve; tutta la terra era immersa nel silenzio e nel candore.
Non si vedeva nessuno in giro , tutte le strade erano deserte, non si udivano più le allegre risate dei bimbi né il loro rincorrersi festoso durante i pomeriggi di gioco, neanche le campane suonavano più!!!
Il tempo si era fermato e tutto era fisso e immobile.
Ma cosa era successo? Come poteva accadere una cosa tanto strana?
Ebbene, una spiegazione c’era, in realtà il mondo ed i suoi abitanti erano rimasti vittime di un terribile incantesimo.
Nella cima più alta di un monte altissimo , in un castello gelido e privo di calore umano,viveva la perfida strega Ghiacciata.
Quest’ultima era talmente vanesia ed ambiziosa da voler rimanere eternamente giovane, e così malvagia ed egoista da aver inventato una magia per spengere il sole e, quindi, bloccare, per sempre, lo scorrere del tempo .
Ghiacciata aveva fermato la vita con il gelo…e dall’alto del suo maniero guardava appagata il mondo bianco e immobile ai suoi piedi, godendosi la soddisfazione di aver conquistato l’eterna giovinezza.
Che importava se nessuno più poteva ridere? O se erano scomparsi, insieme ai suoni, gli odori?....quello dei fiori profumati o quello del pane appena sfornato…che importava all’incauta strega se i bambini non potevano più crescere e giocare? O abbracciare e baciare le persone amate?
…ma la grandezza di queste cose Ghiacciata non riusciva a capirla, per lei non c’era niente di importante se non se stessa…e così, pervasa dalla sua cattiveria, si era condannata a vivere da sola in una prigione costruita con le sue mani…
Il freddo era terrificante…il buio fittissimo….e la neve continuava , incessantemente, a cadere…
Finchè, come per incanto, scendendo al suolo, un morbido fiocco si trasformò!!!
All’improvviso, in quel paesaggio fisso e immobile, qualcosa cominciò a muoversi…nel silenzio si udiva uno strano ticchettio,sembrava quasi che un pulcino, con il beccuccio, volesse farsi strada per uscire dal suo uovo…e fu così che dal ghiaccio comparve una creaturina stupenda, vestita di neve, tutta luccicante e dai grandi occhi gioiosi.
Era nata Gelina, la fata del ghiaccio, richiamata sulla terra dal desiderio di amore e di vita che si erano spenti con l’incantesimo di strega Ghiacciata.
Gelina, si guardò intorno sconsolata, vedendo solo tristezza, freddo e desolazione.
Fu così che ,decisa ad aiutare gli uomini, iniziò a danzare e volare con le sue piccole ali, lasciando dietro di sé lunghe scie profumate e lucenti…
...e dove passava Gelina la neve piano piano iniziava a sciogliersi….
Dopo tanti, lunghi giorni la tempesta di neve cessò e con il suo duro lavoro la fata del ghiaccio riuscì a far sciogliere la coltre che seppelliva la terra….
Ma non era come prima!!!
Le case erano tornate al loro posto, le strade si vedevano, ma erano vuote e le campane, stavano lì sui campanili, ma , ahimè non suonavano!!! E le persone? Dove erano? E le piante e i fiori? E i profumi?
Gelina era disperata…tutto era ancora triste e grigio e lei talmente stanca che stava per perdere la speranza di riuscire a portare a termine il suo compito…finchè ebbe un’idea!!!
Il sole!!! Eh sì!!!Gelina non si era ricordata che Ghiacciata con il suo malefico incantesimo aveva spento la luce del sole….
Allora, la fata buona raccolse tutte le poche forze rimastele e spiccò il volo verso le sommità del cielo; ansimante, riuscì a raggiungere il sole e con la sua bacchetta magica lo colpì...e lei cadde , ormai esausta e priva di sensi, verso un punto della terra sottostante.
Nello stesso istante in cui la bacchetta della fata toccò la superficie del sole, questo si accese e la luce tornò a risplendere.
I ghiacci si sciolsero completamente, ed insieme a loro anche la strega Ghiacciata ed il suo regno scomparvero per sempre.
Come per magia,il calore e la vita tornarono sulla terra come se mai si fossero interrotti .
Finalmente si udirono, di nuovo, risuonare le voci felici dei bambini che uscivano nei cortili a giocare, i richiami delle mamme e dei papà e lo scampanio chiassoso dei campanili.
Anche Gelina era scomparsa, ma nel punto un cui cadde la fata spuntò una pianta di rose bianche, i cui bocci profumati fioriscono ancora, e con il loro dolce odore allietano chiunque passi di là.

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