venerdì 23 aprile 2010

Mentre dormi...

DORMIRE



Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.


G.Ungaretti (Santa Maria La Longa 1916)









Mentre dormi ti proteggo
e ti sfioro con le dita
ti respiro e ti trattengo
per averti per sempre

Oltre il tempo di questo momento
arrivo in fondo ai tuoi occhi
quando mi abbracci e sorridi
se mi stringi forte fino a ricambiarmi l'anima

Questa notte senza luna adesso
vola.. tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola

Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri

Tu che sei nei miei giorni
certezza, emozione
Nell'incanto di tutti i silenzi
che gridano vita

sei il canto che libera gioia
sei il rifugio, la passione

Con speranza e devozione
io ti vado a celebrare
come un prete sull'altare
io ti voglio celebrare
come un prete sull'altare

Questa notte ancora vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola

Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri

Sta arrivando il mattino
stammi ancora vicino
sta piovendo
e non ti vuoi svegliare
resta ancora resta per favore

e guarda come...
vola tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola

Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri

Vola... Adesso vola
Oltre tutte le stelle
alla fine del mondo
vedrai, i nostri sogni diventano veri!

sabato 3 aprile 2010

Pulcini pasquali!!!



In occasione delle feste pasquali con mio figlio ci siamo divertiti a creare dei pulcini di marzapane.
Sono graziosi da vedere e da regalare...anche se è un peccato mangiarli!!!
per la loro realizzazione serve soltanto un panetto di marzapane e coloranti alimentari (giallo e rosso)...e un pò di pazienza e fantasia.

Abbiamo seguito le direttivedel sito www.topmarks.co.uk/Easter/BunniesAndChicks.aspx


giovedì 1 aprile 2010

BUONA PASQUA

Trovo questo testo molto toccante, lo uso ,quindi, per augurare a tutti una serena Pasqua.




PASQUA, FESTA DEI MACIGNI ROTOLATI



Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni

giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati.

La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno

rimosso dal sepolcro.

Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa

all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che

opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che

impedisce la comunicazione con l'altro.

E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio,

della disperazione, del peccato.

Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.

Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli

incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno

di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno

del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che

contrassegnò la resurrezione di Cristo.



(Tonino Bello, da "Pietre di Scarto")