mercoledì 29 aprile 2009

relax

Il testo parla da solo...basta chiudere gli occhi e rilassarsi....

martedì 28 aprile 2009

Poesia


La quiete

Si addensano le nubi nel tuo orizzonte,
la tempesta si annuncia impietosa,
ambasciatrice di aspre realtà.



Come pioggia che inesorabile cade dal cielo,
scendono le tue lacrime, bagnando il tuo volto,
balsamo salino dell'anima rotta.


Guarda il riflesso dei tuoi occhi belli bagnati,
guarda la tua gioventù spenta e sprecata,
stancati della grigia tristezza.


Cerca la gioia sepolta laggiù,
lei è lì che ti aspetta,
aspetta che tu le tenda la mano.


Cercala, trovala, vedila ovunque,
agganciala e tienila stretta,
vestiti dei suoi luminosi colori.



Come l'arcobaleno succede alla pioggia
così il tuo nero trova la fine
e si disperde nell'energia della vita.

Un nuovo cantante.

Io, che di solito, non guardo reality e programmmi simili, ho seguito con piacere la trasmissione XFactor ( Morgan mi piace moltissimo) e sono felice del suo vincitore, il mio preferito!!! Matteo Beccucci.
Allora un piccolo tributo alla sua bravura, in una delle interpretazioni che ho apprezzato di più!!!!


mercoledì 22 aprile 2009

Bombolini in brodetto




Questo piatto è la passione mia e del mio bambino!!!...dove abito, nella costa adriatica, li chiamano bombolini, in realtà altro non sono che le lumachine di mare!!!
La preparazione è semplice ed il risultato è gustosissimo, poi se accompagnato da del buon pane fresco e fragrante,con cui fare la scarpetta, diventa da veri golosoni!!!!



Passiamo alla ricetta:

1 kg di lumachine
aglio
prezzemolo
finocchio selvatico
scorza di limone
vino bianco
concentrato di pomodoro 1 tubetto
olio, sale e pepe


Per prima cosa è necessario far uscire il mollusco dalla sua conchiglia, ho sentito varie versioni per compiere l'operazione, ma questa che vado a scrivere ( rivelazione di un pescatore) è la più efficace .
Prendere un recipiente piatto, tipo teglia del forno e stendere tutti i bombolini senza averli prima lavati, intanto mettere a bollire una pentola con acqua; quando le lumachine saranno ben visibili e faranno cucù dal guscio, rapidamente, prima, versarvi sopra abbondante sale fino e, poi, quasi contemporaneamente l'acqua bollente.
E' un pò cruento ma si fa così!!!
A questo punto si possono lavare accuratamente sotto l'acqua corrente, cercando di eliminare anche il piccolo opercolo attaccato alla linguetta che spunta da ciascun guscio.
Intanto si tritano 1 o 2 spicchi di aglio con prezzemolo e un bel ciuffo di finocchietto e si mette il tutto a soffriggere in olio, quindi si aggiungono i bombolini,che dopo aver fatto ben insaporire andranno sfumati con un bicchiere di vino bianco.
Mentre il vino sta evaporando, sciogliamo il nostro tubetto di concentrato con circa due bicchieri e mezzo di acqua, e versiamo nella pentola, aggiungendo una bella scorza di limone, sale e pepe.
Si fa bollire il tutto per circa un'ora, finchè il sughetto sarà ben ritirato e poi....si mangiano!!!!!

lunedì 20 aprile 2009

per ricominciare...

uno dei miei cantanti preferiti in una stupenda nuova canzone...



giovedì 16 aprile 2009

ci sono....

è un pò che non scrivo niente...sono stata presa...troppo...da me stessa...torno presto
SOFFERENZA

Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi mantenere il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.

Kahlil Gibran "Il Profeta"
è intensa e bellissima questa poesia....che altro aggiungere?

mercoledì 8 aprile 2009

una musica toccante

in questo momento difficile per tante persone, un abbraccio virtuale e tutta la mia solidarietà.


lunedì 6 aprile 2009

Un pensiero interessante

Secondo il pensiero buddista, per superare ansia e panico occorre lasciar “cadere la mente”, con tutto il suo bagaglio di convinzioni, di ambizioni e di reazioni.
Ecco una storia zen.
Un ricco mercante si recò un giorno dal Budda. «Dimmi che cosa devo fare per ottenere la liberazione dal dolore», gli domandò offrendogli un vaso d’argento.
Il Budda gli rispose: «Lascialo cadere».
L’uomo lasciò cadere a terra il vaso.Poiché il Budda si era fatto silenzioso, il visitatore gli ripeté la domanda e, questa volta, gli offrì un piatto d’oro.
«Che cosa devo fare per raggiungere la salvezza?».«Lascialo cadere» gli rispose l’Illuminato.
Il mercante lasciò cadere a terra il piatto.Poi, visto che non gli veniva data altra indicazione, ripetè la richiesta, porgendo il dono più prezioso che aveva: un diamante.
Il Buddha gli rispose: «Lascialo cadere».
L’uomo pensò di essere stato preso in giro.Indignato, si alzò di scatto per andarsene. Fatto qualche passo, si voltò a dare un ultimo sguardo al Budda.E questi gli disse: «Lascialo cadere».
All’improvviso il mercante capì… doveva lasciar cadere il pensiero che la liberazione dal dolore si potesse “comprare” con un oggetto prezioso… Ecco allora che guarire dal panico, liberarsi dal dolore che provoca, significa lasciar cadere preconcetti, obiettivi, schemi mentali…

da Curare il panico di Raffaele Morelli e Vittorio Caprioglio

giovedì 2 aprile 2009

La discesa all'inferno...I puntata

Svegliarsi una mattina qualunque di un qualunque giorno...senza sapere che quella sarà la data, che mai scorderai, della tua discesa verso gli inferi...
In un momento inaspettato, in un luogo qualsiasi, da te tante volte, senza pensiero, frequentato,compare una subdola vampata allo stomaco che risale verso l'alto, la testa vuota, un gran malessere...cos'è?
da allora,ogni giorno,senza che nulla intorno a te sia cambiato, tutto, invece, per te, cambia...
cambia il colore delle cose, cambia la percezione di ciò che ti circonda, cambia LA TUA VITA.
Sono passati, tanti anni, quindici, per l'esattezza, da quel giorno e tante cose sono successe...cose belle, cose brutte, cose normali, come nell'esistenza di ognuno...la vita è proseguita, ci sono stati dei momenti in cui ho dimenticato che la porta dell'inferno si era aperta...l'ho lasciata socchiusa...ti vedo ma non ti voglio vedere...
ogni tanto il calore delle fiamme tornava a farmi ricordare...ma io, mi apprestavo di nuovo a chiudere quella maledetta porta.....
non ho mai ascoltato i messaggi di aiuto che il mio essere più profondo mi lanciava.
mi sono volutamente tappata le orecchie per non sentire le grida interiori, che sconquassavano la mia anima inerme...............
...passività, ecco, così definirei la mia condotta nella negazione di ciò che era successo e che io volevo curare come un semplice mal di pancia da indigestione....
ma perchè??? me lo chiedo tutt'oggi...forse si sta bene all'inferno???
ed è da questa domanda che sorgono i dubbi...che nasce la sofferenza...la riflessione profonda....
perchè?
qui il discorso è complicato...la via più breve è sempre quella più percorsa... almeno dai pigroni come me e, soprattutto, la paura di voler chiamare le cose con il proprio nome, spesso, fa più male d'altro...
comunque io sono stanca....mentalmente e fisicamente di questa altalena tra giù e sù ed ho deciso, irrevocabilmente, di ascoltare me stessa, solo me stessa....per risalire la china e lasciare agli inferi soltanto i demoni.

mercoledì 1 aprile 2009